Come il riposo influisce sul nostro apparato circolatorio
Trascorriamo un terzo della vita dormendo. Ecco perché prendersi cura della salute del nostro sonno può davvero darci un riscontro reale sul miglioramento della qualità di vita, umore compreso. Abbiamo bisogno di dormire bene tanto quanto è importante respirare, mangiare e bere.
Se il riposo notturno è corretto e profondo, va tutto a favore del nostro apparato muscolo scheletrico e di quello circolatorio. Lo dimostra anche il nostro battito cardiaco che, man mano che scivoliamo nel sonno e quindi in una condizione di relax totale, tende ad abbassarsi.
Il legame tra insonnia e malattie cardiovascolari
Questo vale ancora di più per le persone che soffrono di problematiche cardiovascolari. Lo sostiene un articolo scientifico pubblicato nel 2022 sull’European Heart Journal, in cui è stato coinvolto anche il Centro di Medicina del Sonno dell’Istituto Auxologico IRCCS di Milano. Già il titolo “Quello che i cardiologi dovrebbero sapere sul sonno” è molto significativo perché mette l’accento sul legame, a volte sottovalutato anche dagli esperti, tra insonnia e malattie come l’ipertensione e la fibrillazione atriale. È bene sapere che, secondo queste indagini, i disturbi del sonno sono sì tra i primi 10 fattori di rischio cardiovascolare, ma potenzialmente modificabili.
Non è finita: nuovi studi, portati avanti sempre dai ricercatori dell’Istituto Auxologico, hanno dimostrato anche la relazione tra apnea ostruttiva del sonno (si tratta di frequenti interruzioni del respiro dovute all’ostruzione parziale o totale delle vie aree) e le malattie cardiovascolari, in particolare se si soffre di ipertensione arteriosa. Lo sapevi che durante il sonno anche la pressione si abbassa, e basta un pisolino pomeridiano (non più di mezz’ora e meglio se dopo pranzo) per innescare questo effetto benefico? Il sonnellino, infatti, è una specie di valvola di sfogo dello stress tra risveglio e sonno notturno.
Come dovrebbe essere il materasso per favorire la circolazione del sangue
Restiamo sull’argomento cuore, ma in modo trasversale, perché vogliamo puntare i riflettori su uno dei disturbi più comuni che può compromettere una rigenerante notte di sonno. Ci riferiamo a una circolazione del sangue difficoltosa, quindi una problematica che colpisce in particolare le gambe. Parliamo spesso di ergonomia, un concetto che ha ancora più importanza in caso di problemi del genere. Il motivo è semplice: se il materasso non distribuisce in modo corretto il nostro peso su tutta la sua superficie si creeranno dei punti di maggiore pressione dove l’afflusso di sangue sarà più difficoltoso. Facciamo quindi attenzione a questo aspetto, in particolare se il materasso è datato. A tal proposito, le nostre Consulenti del Riposo sono pronte ad accogliere gratuitamente chiunque desideri ricevere una consulenza personalizzata, basta andare nello Store Dorelan più vicino a te.
Altri consigli utili
Per alleviare quella tipica sensazione di pesantezza alle gambe, l’ideale è tenerle sollevate. Essendo la parte del nostro corpo più distante dal cuore, sono anche quelle che più difficilmente vengono raggiunte dalla circolazione sanguigna (ecco perché spesso abbiamo i piedi freddi prima di addormentarci). Non vi consigliamo di dormire con le gambe sollevate tutta la notte perché siamo consapevoli che sia quasi impossibile e a tratti anche sbagliato per la postura, ma una rete elettrica con altezza regolabile potrebbe darvi una mano perché facilita la circolazione e il deflusso del sangue verso il cuore (da prediligere i materassi in Myform). Con il suo aiuto e sfruttando dei momenti di relax, si possono infatti tenere in scarico gli arti inferiori per un’oretta, magari mentre si legge un libro prima di addormentarsi. Oltre a questo, la rete elettrica è perfetta per chi ha difficoltà nello scendere dal letto, o chi semplicemente gradisce leggere qualche pagina di un libro a letto prima di addormentarsi.
Fate attenzione a…
A chi soffre anche di reflusso gastroesofageo viene spesso consigliato di dormire con la schiena tenuta un po’ sollevata da un cuscino, perché questo stratagemma aiuta ad evitare che i succhi gastrici risalgano dallo stomaco fino alla bocca, sintomo tipico di questa problematica. L’importante però è non esagerare con l’altezza: bastano pochi centimetri per alzare il petto. Altrimenti, c’è il rischio che dormire con la testa troppo in alto e i piedi in basso vada a interferire con il normale afflusso della circolazione sanguigna.







