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Il First Night Effect

Il First Night Effect

Come dormire bene quando sei lontano da casa

È successo a tutti almeno una volta: ti trovi fuori casa, magari in un hotel accogliente o dall'amico di sempre, ma la prima notte gli occhi rimangono sbarrati, il sonno non arriva e l'orologio sembra non muoversi. Non è questione di materasso scomodo, ma di un fenomeno ben noto agli esperti del sonno: il "first night effect" (effetto della prima notte fuori casa).

Cos'è il "First Night Effect"?

Questo meccanismo involontario si innesca quando ci troviamo a dormire in un ambiente non familiare. La nostra mente, inconsciamente, si mette in uno stato di "allarme". Nuovi odori, rumori diversi, una disposizione inedita dei mobili: tutti questi stimoli, anche minimi, possono compromettere la qualità del sonno. Numerosi studi scientifici confermano che chi ne è colpito dorme meno profondamente, attraversando fasi del sonno più leggere.

Chi viaggia spesso per lavoro, cambia fuso orario con frequenza o soffre già di disturbi del sonno come insonnia o apnee notturne, è più predisposto a sperimentare questo disagio. Fortunatamente, in genere, l'effetto svanisce dopo la prima notte.

Rimedi e strategie per "ingannare" la mente

Se sai di essere predisposto al "first night effect", puoi giocare d'anticipo e adottare alcune strategie per aiutare la tua mente a rilassarsi:

  • Porta con te oggetti familiari: Un cuscino da casa, una federa personale per rivestire quello dell'hotel, o persino un profumo per l'ambiente (magari in formato spray da usare anche sulle lenzuola) che richiami odori rassicuranti. Questi piccoli gesti possono aiutare a creare un senso di familiarità e comfort.

  • Mantieni la tua routine: Cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora di quando sei a casa. Evita stimolanti come il caffè dopo le cinque del pomeriggio.

  • Accessori utili in valigia: Tappi per le orecchie e una mascherina per gli occhi sono strumenti indispensabili e salvaspazio. Ti aiuteranno a isolarti da rumori e luci inaspettati, creando un ambiente più propizio al riposo.

L'importanza della "Bedding Experience" fuori casa

Dormire bene fuori casa è un'esperienza così importante che ha dato vita al fenomeno dello "sleep tourism". Che sia per lavoro o per piacere, la speranza è sempre quella di trovare un luogo accogliente che ci faccia sentire come nella nostra camera da letto, con uno spazio comodo e avvolgente. Il fulcro di questa esperienza è il sistema letto, quella che viene definita "bedding experience".

Molte catene alberghiere di prestigio investono molto in questo aspetto, offrendo benefit che vanno dal pillow menu (una vera e propria lista di cuscini tra cui scegliere quello più adatto) a topper aggiuntivi per personalizzare la comodità del materasso.

Il materasso di qualità fa la differenza

Trascorrere la notte su un materasso diverso da quello di casa può essere sia un sogno che un incubo. Dipende tutto dalla qualità del materasso stesso, dalla sua età, e da quanto regolarmente viene mantenuto e pulito. Spesso, però, quando si dorme in hotel ci si alza più rilassati. Se sei in vacanza, il tuo stato d'animo predisposto al benessere può influire, ma c'è di più: le catene alberghiere di alto livello investono in prodotti di qualità superiore, pensati per adattarsi a persone di diverso peso, altezza e corporatura. Inoltre, negli alberghi i materassi vengono sostituiti più frequentemente, ogni 5-7 anni circa.