Con l’arrivo dell’estate, cresce la voglia di trascorrere più tempo all’aria aperta. Passeggiate, bici, yoga al parco o nuoto diventano occasioni ideali non solo per rigenerare mente e corpo, ma anche per migliorare la qualità del sonno, soprattutto se svolti nei momenti giusti della giornata.
Perché allenarsi outdoor fa così bene?
Secondo numerose evidenze scientifiche, la luce naturale – anche in inverno o in giornate nuvolose – aiuta a sincronizzare il nostro orologio biologico con il ritmo circadiano, favorendo il benessere psicofisico. L’attività all’aperto migliora l’umore, riduce lo stress e regola naturalmente il sonno, rendendolo più profondo e rigenerante.
L'estate, in particolare, è la stagione ideale per introdurre (o consolidare) una sana abitudine di movimento quotidiano, anche per chi soffre di disturbi del sonno: bastano 20 minuti al giorno di attività aerobica leggera, come camminate o bicicletta, per avvertirne i benefici. L’OMS raccomanda almeno 150 minuti a settimana, ma è preferibile distribuire lo sforzo in sessioni brevi e costanti piuttosto che in poche e intense.
Le ore migliori per allenarsi? Mattina presto o sera tardi
Allenarsi nelle ore più fresche della giornata, quando la temperatura è più favorevole, è la scelta migliore per mantenere alte le performance ed evitare i rischi legati al caldo. La mattina, con la sua aria frizzante e la luce naturale, è perfetta per iniziare la giornata con energia positiva. La sera, invece, consente di scaricare lo stress accumulato, facilitando il rilassamento e la preparazione al sonno.
Per gli sportivi abituali, l’orario ottimale per sessioni più intense corrisponde al picco di temperatura corporea, generalmente tra le 17:00 e le 19:00, ma attenzione: attività ad alta intensità nelle ore serali possono interferire con il riposo notturno. In questi casi, è utile concludere l’allenamento con pratiche calmanti come stretching, docce tiepide o meditazione.

Consigli pratici per l’attività outdoor in estate
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Evita le ore più calde della giornata, tra le 11:00 e le 16:00
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Prediligi ambienti ombreggiati o con ventilazione naturale
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Mantieniti idratato durante tutta la sessione
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Indossa abbigliamento tecnico e traspirante
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Alterna esercizi di tipo aerobico a momenti di rilassamento e allungamento muscolare
Tra le ultime novità c’è il barefooting, un’attività che favorisce anche il sonno
Ed ecco il perché. Camminare scalzi sui suoli naturali più diversi, dall’erba alla sabbia fino a una distesa di corteccia o i ciottoli depositati nel letto di un fiume, esalta le percezioni fisiche che il corpo, attraverso i piedi, riceve dal contatto con la terra, rilassando i nervi, al pari dello yoga e della meditazione. Nei percorsi di barefooting, realizzati ad hoc e immersi nei boschi, ci sono spesso anche dei passaggi in cui si immergono i piedi nell’acqua fredda dei ruscelli: un vero e proprio percorso kneipp naturale, che stimola il ritorno venoso e linfatico, rilassa il sistema nervoso e il nervo vago, abbassa il battito cardiaco e stimola la produzione di dopamina. Un po’ come succede quando facciamo una doccia prima di andare a dormire.
L’importanza del riposo per chi si allena con costanza
Il sonno è indispensabile per tutti, e per chi pratica sport, in modo agonistico o meno, ha ulteriori benefici legati all’allenamento che ha svolto, perché mentre dormiamo i tessuti e i muscoli si rigenerano, per recuperare lo sforzo dell’allenamento, e il corpo produce le citochine, che aiutano il sistema immunitario a combattere le eventuali infiammazioni. Del sonno dello sportivo ne abbiamo parlato in modo più approfondito qui.
Le ore dedicate al riposo, in particolare quello notturno, sono quindi importanti tanto quanto il tempo dedicato allo sport, e non vanno mai trascurate, rischiando di fare solo peggio perché un corpo che va in sovrallenamento può essere soggetto a vari problemi (tra questi anche l’insonnia), e vuole lanciarci un messaggio preciso, ovvero che l’intensità dell’esercizio fisico supera la sua capacità di recupero.
Proprio in questa direzione va il concept Re:Active della Linea ReSearch, studiata in collaborazione con preparatori atletici e medici dello sport per garantire a chi si allena un recupero più veloce e di qualità, come se fosse un’estensione dell’allenamento stesso. Il set è composto da materasso, con tecnologia a molla Twin abbinata a uno strato di Myform Memory Air che sostiene il corpo in modo ergonomico; topper sfoderabile che, come il materasso, è realizzato con un tessuto traspirante a base di viscosa e trattato in modo che la temperatura di contatto con il corpo resti sempre dentro un range ideale durante la notte; e infine il cuscino, disponibile in tre altezze, per dare sollievo alla zona cervicale e sciogliere eventuali tensioni. Anch’esso realizzato con lo stesso tessuto e trattamento.







