Che effetto hanno le luci (di Natale e non) sul sonno?
In questi giorni le case degli italiani, con i loro balconi illuminati, gli abeti decorati posizionati in bella vista davanti alle finestre e le ghirlande luccicanti appese ai portoni, ravvivano le notti che ci stanno accompagnando verso le feste di Natale. L’accensione delle luminarie, anche quelle che decorano le vie cittadine, è un momento di gioia: a chi non infondono serenità e ancora più voglia di stare in compagnia al caldo? Allo stesso tempo, quando arriva il momento di spegnerle, è sempre una piccola sofferenza collettiva e ci si mette qualche giorno per abituarsi senza. Ma, come in tutte le favole più belle, anche qui c’è un però: secondo gli esperti del sonno, infatti, l’outfit festivo delle nostre case potrebbe mettere a rischio il riposare notturno.
Perché gli addobbi luminosi non aiutano a dormire bene
In particolare, le classiche lucine natalizie impattano sui nostri sensi perché cambiano, pur se in modo temporaneo, l’ambiente che ci circonda, e possono interrompere il ciclo del sonno. Pensiamo alle luminarie dell’albero, e non solo (ormai mettiamo lucine dappertutto a Natale!), che si accendono a intermittenza, a volte anche al ritmo dei ritornelli delle melodie natalizie più famose, e ai loro toni multicolore. Prima di andare a dormire, esporsi a questa luce, mentre magari si riposa sul divano o si guarda la tv, può interferire con la qualità della successiva notte di riposo. Anche quando abbiamo gli occhi chiusi, la luce ambientale può tenerci in una fase di sonno più leggera e così disturbare il nostro orologio biologico. È lo stesso effetto che ha l’inquinamento luminoso esterno, per chi vive lungo strade trafficate e quindi dove la luce dei lampioni, per fare un esempio, non si spegne quasi mai. L’ideale, quindi, è sempre spegnere le luci di Natale quando si va a dormire, meglio se un po’ prima.
Cosa dice la scienza
Secondo uno studio condotto nel 2022 dalla National Academy of Sciences, le persone adulte che dormono in una stanza con una luce fioca lasciata accesa tutta la notte possono sperimentare una frequenza cardiaca più alta durante tutta la notte, perché impedisce loro di entrare in uno stato di rilassamento profondo. Un discorso che vale anche per la luce della tv, lasciata magari accesa mentre si dorme, o quella del cellulare.
Questo non significa vivere il Natale in modalità Grinch, ma prendere un paio di accortezze. Come:
- Non esagerare con la quantità di luci natalizie, creando un ambiente rilassante, magari con qualche candela in più, e non troppo “eccitante” per i sensi, optando magari per quelle statiche. Chi preferisce i colori, il rosso, non troppo acceso, è uno dei migliori da utilizzare di notte, secondo altre indagini scientifiche: ha effetti rilassanti e non interferisce con i ritmi circadiani.
- Non decorare con lucine la camera da letto, e tanto meno posizionare l’albero di Natale illuminato accanto a dove si dorme o sul comodino, pur se in formato mignon.
Ecco le luci che vanno d’accordo con un sonno di qualità
Una stanza da letto buia è il set perfetto per dormire bene: trasmette al nostro corpo il messaggio che è ora di dormire, favorendo il rilascio dell’ormone melatonina che facilita l’addormentamento. È poi l’alternarsi di alba e tramonto, con le varie gradazioni luminose intermedie, a dettarci il ritmo tra veglia e sonno. Ecco perché abbassare le luci in casa, subito dopo il calare del sole, può essere un’ottima strategia. Per facilitare questo passaggio, meglio scegliere lampade dimmerabili, dove si può regolare l’intensità in base al momento della giornata, e che magari si possono spegnere anche a distanza con un telecomando (utile quando si è già sotto le coperte). Ma anche il colore delle luci artificiali può darci una mano. Prima di andare a dormire, infatti, ci sono delle fonti luminose che, meglio di altre, possono aiutarci ad avvicinarci nel modo giusto al momento del riposo. Si tratta di una illuminazione dai toni tenui e caldi, che va dal giallo all’arancio fino al rosso, al contrario della luce fredda e blu (o verde) che emanano i dispositivi elettrici. Un altro consiglio riguarda le luci LED, che hanno pro e contro. Tutti le consigliano perché consumano di meno e sono ecofriendly, ma è bene fare attenzione alla scelta: visto che sono disponibili in vari colori e intensità, l’importante è sceglierle in toni soft, in modo da illuminare in modo delicato e non invasivo le stanze.
Un consiglio “luminoso” da mettere in pratica appena svegli
In inverno le giornate si accorciano e la luce è sempre meno, ma le fondamenta del dormire bene si iniziano a costruire non quando fa buio, ma al contrario quando inizia il giorno: è questo, infatti, il momento giusto per fare il pieno di melatonina, l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia. Una breve esposizione di circa cinque minuti alla luce naturale entro un’ora dal risveglio setta un timer per la produzione naturale endocrina di melatonina nelle ore successive, facilitando così l’addormentamento serale senza dover ricorrere a integratori.







